tag:blogger.com,1999:blog-25679319384678915482024-02-06T18:36:34.697-08:00Montalto di CastroUnknownnoreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-2567931938467891548.post-66127473262127230212018-01-02T03:03:00.001-08:002018-05-02T00:15:50.204-07:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii4KPFk1aws1O8Brr6ofCBLavEibMdfq07GamQLFCDy5aJboTigCW8gwAPsl2bTih5L-8tQKoMtzDzkFCDUwVcg9CekOC2qH0TRkjnjbZ-whuqFgKgV1lIoVJ4GkTE4ZKrktVIhGp63CA/s1600/A+MAREMMA+LAZIALE.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="530" data-original-width="594" height="285" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii4KPFk1aws1O8Brr6ofCBLavEibMdfq07GamQLFCDy5aJboTigCW8gwAPsl2bTih5L-8tQKoMtzDzkFCDUwVcg9CekOC2qH0TRkjnjbZ-whuqFgKgV1lIoVJ4GkTE4ZKrktVIhGp63CA/s320/A+MAREMMA+LAZIALE.jpg" width="320" /></a></div>
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<br />Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2567931938467891548.post-80939763671760301322017-12-06T21:03:00.002-08:002017-12-06T21:03:56.732-08:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeKUBFEDKGlipcq1QtsZp8cEJ964PLYqVOg0yMdXgQpt11fWdAc7nfLAaFggCcdCyPyydeUw2tb9nbB3TUudp4AivyvxLNW4-SJaAVtS2uB4tKl2o3Ckw4BQRG0mWs9F1NTkk8_ptvoDA/s1600/cartinaokok.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="567" data-original-width="612" height="296" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeKUBFEDKGlipcq1QtsZp8cEJ964PLYqVOg0yMdXgQpt11fWdAc7nfLAaFggCcdCyPyydeUw2tb9nbB3TUudp4AivyvxLNW4-SJaAVtS2uB4tKl2o3Ckw4BQRG0mWs9F1NTkk8_ptvoDA/s320/cartinaokok.jpg" width="320" /></a></div>
<br />Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2567931938467891548.post-12384811929879874932017-12-06T20:18:00.005-08:002018-01-02T03:04:18.178-08:00<b>Montalto di Castro è un comune di circa 9000 abitanti della <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_di_Viterbo" title="Provincia di Viterbo">provincia di Viterbo</a>, nella Maremma Laziale </b><br />
<b>Dista dal <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Viterbo" title="Viterbo">capoluogo</a> di provincia circa 60 km. Montalto di Castro annovera tra le proprie bellezze la città etrusca di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Vulci" title="Vulci">Vulci</a>.
</b><br />
<b>Per alcuni eruditi il <i>castrum Montis Alti</i> fu fondato nel <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/V_secolo" title="V secolo">V</a>-<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/VI_secolo" title="VI secolo">VI secolo</a> d.C. dai profughi della città costiera <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Gravisca" title="Gravisca">Gravisca</a>, distrutta dai pirati. Altri raccontano che il castello fu fondato nell'<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/VIII_secolo" title="VIII secolo">VIII secolo</a> da <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Desiderio_(re)" title="Desiderio (re)">Desiderio</a>,
Re dei Longobardi. Entrambe le ipotesi non sono supportate da
documenti. Montalto esce dalla leggenda ed entra nella storia solo nell'<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/852" title="852">852</a> d.C.: in una bolla di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Leone_IV" title="Papa Leone IV">papa Leone IV</a> diretta al vescovo di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Tuscania" title="Tuscania">Tuscania</a>, compare, per la prima volta, il nome <i>Montis Alti.</i></b><br />
<b>Tra i secoli <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/XI_secolo" title="XI secolo">XI secolo</a> e <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/XII_secolo" title="XII secolo">XII</a> Montalto subì gravi distruzioni. La più nota è quella del <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/1109" title="1109">1109</a> quando <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Pasquale_II" title="Papa Pasquale II">papa Pasquale II</a>, per sconfiggere Stefano dei Corsi, fece distruggere, dalle milizie normanne, <i>Castrum Montis Alti</i>
in cui si era arroccato.
Durante l'Età Medievale nacque e si sviluppò uno scalo portuale: situato
nella foce del fiume Fiora, costituì un approdo importantissimo per le
rotte tirreniche, specie per l'imbarcazione dei gran<sup>i</sup>
Il centro storico raggiunge la sua massima espansione urbanistica: nel
Trecento, infatti, ospita più di mille uomini. Per questi motivi diventa
un territorio ambito: oltre al Papa se lo contendono il Comune di Roma,
gli <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Orsini" title="Orsini">Orsini</a>, i <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Prefetti_di_Vico" title="Prefetti di Vico">Prefetti di Vico</a>.
Le continue battaglie di quest'epoca, la Cattività Avignonese e la
difficile congiuntura economica mettono in grave crisi il paese che
scende da mille a 250 uomini.
</b><br />
<b>La difficile condizione migliorerà, in parte, nel 1421 quando <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Martino_V" title="Papa Martino V">papa Martino V</a>,
interessato a mantenere nella zona un centro abitato per sorvegliare la
Dogana dei Pascoli, scrisse una bolla per favorire il ripopolamento
nella zona. Da questo momento il territorio di Montalto si lega
indissolubilmente al sistema agro-pastorale, alla transumanza e al
lavoro stagionale. La malaria e le dure condizioni di vita degli
abitanti renderanno costante il pericolo di spopolamento. Saranno le
continue migrazioni dagli Appennini e dalla Corsica a scongiurare questa
possibilità.</b><br />
<b>Per volontà di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Paolo_III" title="Papa Paolo III">papa Paolo III</a>, il 22 dicembre 1535 il paese di Montalto e il suo territorio viene concesso in feudo a <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Pier_Luigi_Farnese" title="Pier Luigi Farnese">Pier Luigi Farnese</a>, suo figlio. Dopo qualche anno si costituisce il <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Ducato_di_Castro" title="Ducato di Castro">Ducato di Castro</a>.
Montalto vive una breve fase fiorente. Nel Seicento, invece, avviene un
rapido declino. Il colpo finale è dato dalle tremende guerre contro <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Castro_(Lazio)" title="Castro (Lazio)">Castro</a>:
nel 1649, la Città, viene rasa al suolo e il suo territorio torna a far
parte dello Stato Pontificio. Le condizioni socio-economiche di
Montalto però non ne giovano, anzi, su tutto il territorio, dato in
affitto ad un appaltatore generale, domina la pastorizia e la
coltivazione estensiva del grano. I primi anni del Settecento sono
ricordati come gli anni terribili di Montalto. Nel 1709 la popolazione
raggiunge il suo minimo storico: centottantadue abitanti<sup class="reference" id="cite_ref-6"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Montalto_di_Castro#cite_note-6">[6]</a></sup>.
Il Governo pontificio si accorge della miserevole condizione di questa
popolazione e si accinge ad una serie di importanti investimenti: il
ponte sul fiume Fiora, sotto il quale passa anche l'acquedotto per la
Fontana del Mascherone e la costruzione di un nuovo ospedale nel
monastero San Sisto.
</b><br />
<b>Il comune di Montalto di Castro inizia, verso la metà del secolo
XVIII, la lotta contro gli appaltatori in difesa degli Usi civici. Le
liti legali intentate in questi anni sono numerosissime e conducono il
Comune ad un indebitamento cronico. Sarà nuovamente un papa a tentare di
risollevare la popolazione di Montalto: <a class="mw-redirect" href="https://it.wikipedia.org/wiki/Pio_VI" title="Pio VI">Pio VI</a>. Nel <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/1778" title="1778">1778</a>, con un <i>Motu Proprio</i>,
annulla i debiti, abolisce dazi e gabelle, pone i proventi del Comune
sotto l'Amministrazione della Camera Apostolica, aumenta i diritti di
uso civico, stimolando la coltivazione delle terre e il ripopolamento.
Questa serie di riforme generò dei risultati positivi, pur non
modificando le strutture di base e i problemi endemici di quella
società: malaria, povertà, epidemie. La popolazione nel <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/1783" title="1783">1783</a>
arriva alla soglia della seicento unità, nasce una borghesia agricola,
viene avviata una vasta opera edilizia: costruzione della chiesa di S.
Maria Assunta e della nuova fontana delle Tre Cannelle, innalzamento di
un piano del Castello Orsini e la costruzione di nuove abitazioni sia
nel centro che fuori per rispondere all'aumento demografico. L'economia
subisce un'ulteriore impennata con il passaggio dal sistema di affitto a
quello di enfiteusi voluto dal tesoriere <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Fabrizio_Ruffo" title="Fabrizio Ruffo">Fabrizio Ruffo</a>. È di questi anni la nascita dell'agglomerato urbano oggi denominato <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Pescia_Romana" title="Pescia Romana">Pescia Romana</a>.
Passata in enfiteusi allo spagnolo Consalvo Adorno, diventa un'azienda
agricola moderna. Nel 1795, per volontà dell'Adorno, sorge un grande
casale al centro della tenuta <i>Campo Pescia</i>, il palazzo oggi chiamato Borgo Vecchio.</b><br />
<b>Tra il <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/1798" title="1798">1798</a> e il <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/1814" title="1814">1814</a>
tutto il territorio della Chiesa subisce numerosissimi passaggi di
truppe e due lunghe invasioni: quelle dell'esercito francese. Al ritorno
del Papa, nel 1815, ritroviamo una Montalto spopolata e debole. Inizia
così un secolo che vedrà nei continui attacchi agli usi civici, nella
definitiva privatizzazione delle terre demaniali e nel perdurare dei
vecchi sistemi di sfruttamento, la nascita delle grandi proprietà e la
proletarizzazione dei suoi abitanti. I primi anni del Novecento devono
essere ricordati, oltre che per il tributo di sangue versato dai
montaltesi nella <a class="mw-redirect" href="https://it.wikipedia.org/wiki/Grande_Guerra" title="Grande Guerra">Grande Guerra</a>, soprattutto per le <i>Invasioni delle terre</i>. Un movimento che, parzialmente interrotto durante il <a class="mw-redirect" href="https://it.wikipedia.org/wiki/Ventennio" title="Ventennio">Ventennio</a> e ripreso al termine della <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Seconda_guerra_mondiale" title="Seconda guerra mondiale">Seconda guerra mondiale</a>, vedrà nella Riforma Agraria, con l'esproprio delle terre ai grandi proprietari e la lottizzazione, un suo parziale compimento.
</b>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2567931938467891548.post-26353754320440504042017-12-06T20:13:00.001-08:002018-01-02T03:05:11.545-08:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEim2zVWQjucaHc8hNAaL5XIpXqQ4Z5W2be0LCgLWwMQm0nA-TtkDNl9YvhZozxklKdbDWeKWyaf1797-maO2vuwhSIAtelWgyLPyOPrfM8Sr03sxiaVu_DFZj2K7q8D9AZ0S3aFproEBAs/s1600/_DSC0956.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1068" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEim2zVWQjucaHc8hNAaL5XIpXqQ4Z5W2be0LCgLWwMQm0nA-TtkDNl9YvhZozxklKdbDWeKWyaf1797-maO2vuwhSIAtelWgyLPyOPrfM8Sr03sxiaVu_DFZj2K7q8D9AZ0S3aFproEBAs/s320/_DSC0956.JPG" width="213" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
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<br />Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2567931938467891548.post-7724592835196775252017-12-06T20:09:00.000-08:002018-01-02T03:05:55.482-08:00la Chiesa di Santa Maria Assunta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZSkkwTyksBudjnEPheFzJPpKO9p6EjNstE1CwMlemrsKqVEa-3c1F_fgGgsddN9k44AKWKbPjM1guC3-6ZJ-52zylTkBAk7ePLAiaL-u4O98pi4DJgL8JKmxrPz61I38XrCloY4fMQoM/s1600/_DSC0967.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1068" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZSkkwTyksBudjnEPheFzJPpKO9p6EjNstE1CwMlemrsKqVEa-3c1F_fgGgsddN9k44AKWKbPjM1guC3-6ZJ-52zylTkBAk7ePLAiaL-u4O98pi4DJgL8JKmxrPz61I38XrCloY4fMQoM/s320/_DSC0967.JPG" width="213" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhu4ULBGfqO-cxtXWwAUwHQ7pSfhWzJq2BX4vOSD_kiAeD96PkLUR5347JAFbRYay9r8OQ16IM8tcS8P29q22q6AoU-wRe-ws0xN3uYlhFVXN_wWFQFuMQATLDp4P_q3NN4Nv9naXsfj3E/s1600/_DSC0972.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1068" data-original-width="1600" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhu4ULBGfqO-cxtXWwAUwHQ7pSfhWzJq2BX4vOSD_kiAeD96PkLUR5347JAFbRYay9r8OQ16IM8tcS8P29q22q6AoU-wRe-ws0xN3uYlhFVXN_wWFQFuMQATLDp4P_q3NN4Nv9naXsfj3E/s200/_DSC0972.JPG" width="200" /></a></div>
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La costruzione della chiesa parrocchiale dedicata aSanta Maria Assunta
si può considerare il frutto più cospicuo che le politicheriformatrici
di Pio VI abbiano lasciato a Montalto: una monumentale,
tangibiletestimonianza del mecenatismo di quel papa strettamente
connessa col Motu Propriodell’8 aprile 1778, […]. il papa affdò il
compito di ricostruire in forme ampliatel’antica, ma ormai pericolante,
chiesa di S. Maria al tesoriere generale dellaReverenda Camera
Apostolica cardinale Guglielmo Pallotta, un prelato di
originimarchigiane che nel corso della sua lunga carriera ecclesiastica
curò e portò atermine molte delle imprese edilizie promosse da Pio VI.
intorno al 1780 il cardinalPallotta incaricò l’architetto camerale
Francesco Navone di delineare il progetto dellanuova chiesa, di
determinare la spesa occorrente e di prendere accordi con unimpresario
per l’esecuzione dei lavori, scelta quest’ultima che cadde sul capo
mastroviterbese Filippo Prada …” (P.E.Urbanetti - da il campanone, anno
III, n. 1). Lachiesa fu poi impreziosita da cinque tele di buona
fattura. L’Edifcio e le opere furonorealizzate interamente nel
Settecento e rappresentano, per questo, un chiaro esempiodi arte
Neoclassica. L’epigrafe commemorativa ci ricorda che tutto ciò
vennefnanziato con risorse del Comune, che ancora oggi è proprietario
dell’intero edifcio.Proseguite lungo via Soldatelli seguendo la torre
del castello per arrivare allapenultima tappa della visita: la chiesa di
S. Croce.Unknownnoreply@blogger.com